o lacca di cimatura di drappo. Lacca rossa ottenuta dalle cimature, ovvero dal cascame risultante dalla rasatura dei panni di lana tinti in rosso con chermes, trattato con liscivie di ceneri di piante o con urina: la soluzione risultante veniva filtrata e quindi precipitata con allume di rocca in modo da determinare una lacca insolubile. Ricette per la sua fabbricazione sono presenti in varie fonti medioevali. Nel Libro dell’Arte di Cennino Cennini (fine sec. XIV) si testimonia del suo uso nelle tecniche pittoriche pur segnalandone i difetti e la scarsa stabilità: “Di questa ti guarda, però ch’ella ritiene sempre in sé grassezza, per cagione dell’allume, e non dura niente né con tempere né sanza tempere, e di subito perde il suo colore”.