Pigmento giallo verdastro identificabile con il giallo di spincervino. La denominazione è attestata negli scritti di Andrea Pozzo (1693-98), che specifica trattarsi di una pasta "fatta col sugo di spincervino", a cui la calce bianca conferisce una colorazione gialla. Lo stesso Andrea Pozzo testimonia del suo possibile uso in affresco, comunque non consigliato per la tendenza del colore a svanire rapidamente. |