o calce. Ossido di calcio, prodotto della cottura di pietre calcaree che si presenta come massa porosa altamente caustica il cui colore va dal bianco al giallognolo, in base alle impurezze contenute. Trattata con acqua la calce viva si rigonfia, sviluppa calore e si trasforma in idrossido di calcio o calce spenta, con un aumento del volume del 10%. Bagnandola con una quantità d'acqua pari a due volte e mezzo il suo peso si ottiene il grassello, che è il legante per la preparazione della malta. Agitando la calce spenta con acqua in eccesso si ottiene un liquido bianco detto latte di calce, adoperato come base per diversi metodi di pittura a secco. Depurando, essiccando e polverizzando la calce spenta si ottiene il Bianco Sangiovanni. Le calci possono essere distinte in grasse (calce grassa) e magre (calce magra): le prime derivano dalla cottura di calcari quasi puri mentre le seconde provengono da calcari magnesiaci o argillosi (meno puri). Rispetto alle magre le calci grasse risultano più adatte in pittura: si spengono rapidamente, danno un maggior volume di grassello e fanno buona presa. |