Verde artificiale di colore intenso, trasparente e omogeneo, ottenuto secondo vari procedimenti ma nella maggior parte dei casi prodotto a caldo utilizzando verdigris e una resina terpenica (colofonia, trementina veneta o simili): il composto veniva impiegato diluito con trementina o usato, dopo essere stato seccato e macinato, temperato con uovo o una gomma. Ricordato da Cennino Cennini (fine sec. XIV) e da Leonardo da Vinci, il resinato di rame ha trovato particolare applicazione tra XIV e XVIII secolo sia nella pittura a tempera sia nella pittura ad olio, nonostante la sua debole stabilità alla luce (tende a virare in tonalità bruno grigiastre assumendo l’aspetto di un verde coperto da una vernice alterata). E’ di particolare importanza (per le implicazioni che questo comporta nel caso di un intervento di restauro) sottolineare che è possibile individuare resinati di rame anche su dipinti dove in realtà è stato impiegato del semplice verdigris che ha reagito con la resina naturale utilizzata come protettivo, fino a determinare effetti estranei alle intenzioni dell’artista. In questo caso un’analisi stratigrafica può servire a individuare la presenza o meno dei due strati e localizzare il resinato. |