Pigmento bianco artificiale più comunemente noto con il nome di bianco di titanio. Si tratta, appunto, di un ossido di titanio di produzione americana contenente il 25 % di titanio e il 75 % di solfato di bario. Risulta scoperto dal fabbricante di pitture di Birmingham J.W. Ryland che utilizzò per primo l'ilmenite finemente macinata come pigmento. Per la commercializzazione si dovrà comunque attendere il 1908, grazie all'ingegnere francese Auguste Rossi, chimico presso una fabbrica americana. La granulometria è particolarmente fine: 0,3 a 0,4 micron. E' uno dei pigmenti con maggiore potere coprente. |