o impannatura, incamottatura, incamozzatura. Applicazione di una tela (generalmente di lino, detta camotta) intera o a strisce sul supporto in tavola, prima di procedere alla stesura della preparazione, in modo da assorbire parzialmente i movimenti del supporto dovuti a variazioni termoigrometriche. L’uso è attestato ampiamente tra XIII e XV secolo e, inizialmente, come sostitutivo dell’applicazione di pergamena. In relazione all’uso della tela Giorgio Vasari (1550) osserva che da “Cimabue in dietro, e da lui in qua, s’è sempre veduto opre lavorate da’ Greci a tempera in tavola e in qualche muro. Ed usavano nello ingessare delle tavole questi maestri vecchi, dubitando che quelle non si aprissero in su le commettiture, mettere per tutto, con colla di carnicci, tela lina, e poi sopra quella ingessavano per lavorarvi sopra”. Raffaello Borghini (1584) documenta una possibile variante: “metterete, sopra le commettiture, della canapa con colla di spicchi, e mentre è fresca andrete con istecca di ferro, o coltello spianando bene detta canapa, in cambio della quale mettevono gli antichi pezza lina”. |