In accordo con il Lessico delle alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei elaborato dalla commissione NorMaL, 1/88, è da individuarsi con il termine il prodotto di trasformazione superficiale del materiale (o dei prodotti utilizzati per eventuali trattamenti), visivamente distinguibile dalle parti sottostanti per le caratteristiche morfologiche e, spesso, per il colore. La natura chimica e mineralogica e le caratteristiche fisiche sono, in tutto o in parte, diverse da quelle del materiale da cui deriva e dal quale può staccarsi. Per estensione il termine è ugualmente impiegato per indicare un dipinto di nessun pregio artistico. Vedi anche deposito superficiale, incrostazione. |