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Lemma
lacca veneziana
Tecnica sviluppata a Venezia nel tardo Seicento con il fine di imitare la lacca orientale. Il procedimento prevedeva la stesura, sulle parti del manufatto da decorare, di una imprimitura in più strati a base di gesso e colla animale: talvolta l’imprimitura veniva preceduta dall’incollaggio sul legno di strisce di tela, in particolare in corrispondenza delle giunzioni, in modo che eventuali movimenti del legno non venissero trasmessi direttamente agli strati soprastanti, secondo modalità simili a quelle proprie della pittura su tavola (vedi impannatura). Su questa superficie, levigata accuratamente, veniva effettuato l’intervento pittorico a tempera secondo il motivo predisposto. Fino a questo punto l’operazione non presentava quindi differenziazioni rispetto a quella propria dei mobili dipinti. L’effetto lacca veniva conferito con la stesura di una serie di strati di vernice, realizzata a base di resine (sandracca, ambra e coppale) o gomme (gommalacca), o entrambe le cose. L’imperversare della moda e la sempre maggiore richiesta di mobili laccati su cui gravavano i costi degli interventi dei 'depentori', portarono verso la fine del secolo a mettere a punto un ulteriore procedimento decorativo, detto lacca povera (vedi). Su modello veneziano l’arte della lacca si diffuse a Roma, Parma, Ferrara, Milano e Torino, in quest’ultimo centro con procedimenti decisamente prossimi a quelli della città lagunare. Vedi anche lacca genovese.
 
note:
 
inglese
null
francese
laque vénétienne