Tecnica sviluppata in ambito genovese e affine alla lacca veneziana (vedi). Tuttavia in ambito genovese sia la preparazione sia la finitura appaiono di spessori minimi e, in buona sostanza, la tecnica torna ad avvicinarsi a quella propria della tradizionale decorazione pittorica a tempera. Tale differenza non è di poco conto. Oltre alle fondamentali indicazioni che vengono dalle forme dell’arredo e dal tipo di decorazione, il mobile laccato genovese denuncerà chiaramente la sua origine mostrando facilmente, nei punti usurati, la struttura in legno. Inoltre, data la tendenza delle vernici ad ingiallire, il mobile genovese conserverà colorazioni chiare, a differenza di quello veneziano dove le numerose mani di finitura - a meno che non siano intervenuti restauri - avranno prodotto nel tempo una alterazione delle cromie decisamente vistosa, trasformando i bianchi in gialli, gli azzurri in verdi, ecc.