Metodo di risanamento di una struttura muraria finalizzato a interdire fisicamente un flusso di risalita capillare determinato, ad esempio, dalla presenza di una falda freatica, ovvero da cause su cui non è possibile intervenire direttamente. La tecnica prevede l'inserimento di un diaframma di materiale impermeabile che possa sbarrare il flusso di risalita capillare. Il metodo sembra essere stato messo a punto in ambito veneto originariamente con l'uso di lastre di piombo, inserite progressivamente in tagli adiacenti praticati con scalpelli. Attualmente si procede con la realizzazione di una serie di fori equidistanti realizzati con una carotatrice lungo la linea dove si è deciso di interdire il flusso (solitamente appena al di sopra del piano di calpestio), progressivamente riempiti con cilindri di resine poliestere o epossidiche diversamente caricate. Una seconda serie di fori negli intervalli di spazio risparmiati consente la continuità del taglio, ovviando ai problemi di carattere statico che verrebbero altrimenti provocati.