Apparecchio capace di riportare alla normalità valori troppo alti di umidità relativa in un ambiente di limitata cubatura, o a correggerne variazioni minime in ambienti più grandi, togliendo vapore acqueo dagli stessi. Tra i deumidificatori attualmente commercializzati per il controllo del clima in ambienti museali si distinguono due tipologie fondamentali. La prima si basa sulla presenza nell'apparecchio di un tamburo in rotazione contenente prodotti essiccanti (gel di silice o cloruro di litio), capaci di aspirare aria umida e di restituirla opportunamente deumidificata. La seconda sfrutta il fenomeno per cui l'umidità dell'aria si condensa su una parete fredda: l'aria viene quindi aspirata da un ventilatore per poi attraversare una serpentina fredda dove condensare l'eccesso di umidità, quindi immessa in una zona calda per ritornare nell'ambiente alla stessa temperatura iniziale. In alcuni modelli i due principi di condizionamento vengono combinati e, nella maggiori parte dei casi, gli apparecchi vengono dotati di sistemi per regolare il valore dell'umidità relativa dell'aria immessa nell'ambiente. Vedi anche umidificatore.