o girabecchino, girabarchino, girabacchino, manerola, menarola. Trapano manuale atto ad azionare mecchie o punte per forare il legno. Apparso in Europa all'inizio del XV secolo si caratterizza per la sua capacità di fornire un movimento continuo alla punta del trapano, anziché intermittente come nei trapani a corda, ad arco o nel succhiello. Nelle sue forme più semplici si presenta costituito da un albero a collo d'oca con manici girevoli e da un dispositivo nel quale, in base alle necessità, vengono fissate le punte e le mecchie di tipo e dimensione utile: tale dispositivo, originariamente costituito da un sistema di perni, si è definito intorno alla metà del XIX secolo come mandrino cavo con punte a molla, simile a quello ancora oggi in uso. Superiormente al collo d'oca è poi una testa di legno girevole a forma di fungo. Per azionare il trapano è sufficiente imprimere un moto di rotazione al collo d'oca tramite l'impugnatura centrale, facendo contemporaneamente pressione sulla testa, o con la mano libera o con lo stomaco. Dal lombardo, derivato dal francese villebrequin asua volta derivato dall'olandese wimmelkijn.