In pittura, genere caratterizzato da paesaggi di fantasia con rovine e monumenti antichi liberamente inventati, ampiamente praticato dai pittori vedutisti nel Settecento. In architettura, ugualmente, opera bizzarra e fantastica, sottratta all'imitazione naturalistica ed a leggi compositive rigorose, quindi avversata e antitetica al classicismo. Il termine è già registrato nel Vocabolario di Filippo Baldinucci (1681) in senso più ampio, quale sinonimo di invenzione: "Capriccio. Proprio pensiero e invenzione. Quindi, fatto a capriccio o di fantasia, cioè di proprio pensiero e invenzione. E dicesi anche capriccio talvolta alla cosa stessa fatta, cioè quello, o pittura, o scultura, o altro che sia, è un mio capriccio". Dall'italiano antico caporiccio (dai capelli arricciati), da cui raccapriccio. |