Materiale utilizzato per disegnare già dall'età preistorica. Si ottiene per combustione in ambiente chiuso di bastoncini di legno, solitamente salice, tiglio o tralci di vite, lasciati raffreddare e successivamente appuntiti. Il carboncino ottenuto, veniva anticamente inserito in una canna (matitatoio) o legato alla sommità di un bastone per essere usato senza sporcarsi. E' stato ed è impiegato per abbozzi, schizzi e per il disegno di cartoni. Estremamente friabile si cancella facilmente e quindi il segno presenta scarsa stabilità tanto che, dalla fine del sec. XV, gli artisti sono ricorsi a vari sistemi di fissaggio del disegno. Attualmente il carboncino si può presentare già rivestito di legno e costituito da polvere di carbone compressa di varia durezza. Il termine indica anche il disegno eseguito con tale materiale. Vedi anche carboncino di fusaggine, carbonella, brace, carboncino grasso. |