Apparecchiatura essenzialmente utilizzata in ambito dentistico per l'asportazione del tartaro. La parte utile è costituita da una impugnatura a forma di penna fornita di una sottile punta dalla quale vengono emessi ultrasuoni. Può trovare impiego nel restauro per frantumare e rimuovere croste e sporco superficiale soprattutto nell'ambito del restauro degli affreschi (ad esempio per la rimozione di scialbi) e, più in generale, dei materiali lapidei. Dal latino tardo ablator -oris, derivato di ablatus, p. passato di auferre, portar via. |