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Lemma
carbonella
o brace, fusaggine. Carboncino ricavato dalla combustione di rami di salice o di nocciolo, particolarmente utilizzato per fermare sulla tela i contorni essenziali della composizione: data la scarsa stabilità del segno, il tratto a carbonella può essere facilmente spolverato in modo da lasciare una debole impronta. Per la sua fabbricazione già Cennino Cennini (fine XIV sec.) offre precise indicazioni, riprese in vari modi da Leonardo, Dolce, Lomazzo, Baldinucci, ecc. Così Cennino Cennini: "Abbi qualche baston di saligàro, secco e gentile; e fanne cotali rocchietti di lunghezza come una palma di mano, o vuoi quattro dita. Poi dividi questi pezzi in forma di zolfanelli, e sì come mazzo di zolfanelli gli asuna insieme; ma prima gli pulisce e aguzza da ogni capo, sì come stanno i fusi. Poi, così a mazzi, gli lega insieme in tre luoghi per mazzo, cioè nel mezzo e a ciaschedun de' capi, con filo o di rame o di ferro, sottile. Poi abbi una pignatta nuova e mettiveli dentro tanto, quanto la pignatta sie piena. Poi abbi un testo da coprilla con crea, in modo che per nessun modo non ne sfiati niente. Poi vattene dal fornaro la sera, quando ha lasciato ovra, e metti questa pignatta nel forno, e lasciavela stare per fino alla mattina; e guarda se i detti carboni fussono ben cotti e ben negri. Dove non gli trovassi cotti tanto, ti viene rimetterla nel forno, che sieno cotti. Come ti dèi avvedere che bene istieno? Togli un di questi carboni, e disegna in su carta, o bambagina o tinta, o tavola o ancora ingessata. E se vedi che 'l carbon lavori, sta bene: e se fusse troppo cotto, non si tiene al disegno, ch'el si spezza in molte parti".
 
note:
 
inglese
charcoal stick
francese
charbonnaille