o intarsio. Termine generico a indicare un insieme di tecniche (e l'opera ottenuta con l'uso delle stesse) finalizzate a creare un sistema decorativo o vere e proprie scene istoriate, esteso a un'ampia superficie o limitato a cornici e filettature, ottenuto per accostamento di tessere o elementi sagomati piani di vari materiali, per lo più pietre o legni. Il motivo ottenuto si caratterizza quindi nel non presentare elementi in rilievo, con le commettiture annullate da un attento accostamento dei vari elementi: nel caso dell'applicazione a un mobile la tarsia apparirà quindi come un disegno di superficie, tutt'uno con le superfici planari dell'arredo. Una distinzione può essere comunque fatta tra intarsio e tarsia (fermo restando l'uso diffuso di utilizzare i termini come interscambiabili), dove con intarsio si intenderanno alcune specifiche tecniche (intarsio a buio, intarsio alla certosina, intarsio a toppo) in cui la tessera o l'elemento sagomato verrà inserito in un apposito incavo (cassa) realizzato scavando nel massello del legno: questo massello costituirà quindi l'elemento di fondo dell'opera, con ampie superfici risparmiate. Nel caso della tarsia, più appropriatamente, i singoli elementi tagliati per ottenere il disegno andranno invece a coprire l'intera superficie lavorata, ovvero verranno letteralmente montati su un supporto destinato a scomparire alla vista. Dall'arabo tarsi.