Vedi blu oltremare artificiale. Pigmento azzurro artificiale costituito da silico alluminato di sodio, messo a punto come sostitutivo del lapislazzuli dopo la scoperta della composizione del lapislazzuli stesso. Risulta scoperto nel 1828 dal francese Jean Baptiste Guimet (1795-1871) e dal tedesco Gmelin. E’ stato fabbricato da Guimet a Fleurieu sur Saône nel 1831 ed è stato inserito nel catalogo di Windsor dal 1832. La sua fabbricazione si è comunque diffusa essenzialmente dal 1930. E’ un composto di silicio, di sodio, d’alluminato di calce e di zolfo portati nel corso di circa venti ore a 800 °C. Successivamente si procede alla macinatura ottenendo il pigmento. La durata del riscaldamento e la composizione della miscela determinano una gamma variata di tonalità, con sfumature violette, rosa, verdi. L’oltremare artificiale presenta un colore più brillante rispetto all'oltremare naturale e si presta ad essere utilizzato in tutte le tecniche escluso l'affresco poiché, come la qualità naturale, teme l'acidità. Per il resto è stabile alla luce, al calore e agli alcali. Il potere coprente è buono. |