o stucco da falegnami. Varietà di stucco impiegato per colmare interstizi di piccole dimensioni, fessurazioni e piccole lacune di manufatti in legno. Generalmente tali stucchi si caratterizzano per la buona capacità adesiva e la notevole malleabilità iniziale che, dopo la presa, è seguita da una lunga fase in cui il materiale conserva comunque la proprietà di adeguarsi ai naturali movimenti del legno. Il composto è solitamente preparato artigianalmente dagli ebanisti / restauratori il che comporta una estrema varietà di ricette: tra queste appaiono particolarmente ricorrenti quelle per lo stucco di polvere di legno e lo stucco di cera (vedi alle voci relative). Tra i vari tipi si ricordano inoltre stucchi a base di gesso da formare e colla forte, polvere di alabastro e colla forte, acetato di polivinile e gesso, acetato di polivinile e cartapesta, resina epossidica, gomma lacca. Così Filippo Baldinucci (1681): "Stucco da legnaiuoli. Fassi di gesso stemperato con colla; e gli si dà vari colori (secondo a che sorte di legname si adopera) per turar fessure".