o carica inerte. Sostanza che, aggiunta nella composizione dei colori, delle preparazioni, delle malte, degli stucchi, ecc., non subisce alcuna trasformazione chimica (ovvero non subisce alcuna interazione chimica né a contatto con l'acqua né con il legante) ma agisce su basi puramente fisiche, aumentando il peso o il volume del prodotto finale. Tali cariche trovano ampio impiego nella fabbricazione delle malte dove consentono di aumentare la resistenza meccanica del legante, impedire la formazione di crepe da ritiro e ridurre il costo finale del prodotto (vedi carica). In questo ambito si è soliti distinguere tra cariche inorganiche (sabbia, polvere di marmo, ghiaia, pietrisco, lana di vetro, amianto, ecc.) e cariche organiche (crini animali, farina di legno, paglia, fibre vegetali, ecc.). |
note: Carica inerte, voce in Manuela Farneti, Glossario tecnico-storico del mosaico, Ravenna, Longo Editore, 1993. |