Calce ottenuta calcinando a una temperatura di 1000 °C calcari puri con aggiunta di argilla (fino al 25 %). La locuzione indica il limite di calcinazione oltre al quale si ottengono i cementi propriamente detti. Così il Dizionario tecnico (I, 1884): "Calce limite. Pietra da calce che avanti la cottura contiene 20 a 25 di argilla e che dopo cotta, dà calce contenente il 34 per cento di detto minerale. Questa calce ridotta in polvere ed impastata coll'acqua fa presa prontamente; ma l'indurimento non ha durata. I francesi danno a queste calci l'adiettivo di limite, perché segnano il passaggio dalla calce ai cementi". |