o scarpello da muratore, ferro. Utensile di antichissima origine costituito da un barra in acciaio terminante con una punta tagliente, utilizzato con il mazzuolo per la lavorazione superficiale della pietra e, in edilizia, per eseguire tracce nella muratura. Gli scalpelli attualmente commercializzati possono essere in acciaio al Si, Cr, Ni o in acciaio auto-temprante e possono essere forniti di paramano in materiale termoplastico in funzione antinfortunistica. Così Giacinto Carena (1853): "Scarpello, asta di ferro, lunga circa due palmi, acciajata e tagliente a un'estremità, e picchiala dall'altra col martello il muratore, quando demolisce, o fa buche in un muro. Pel lungo picchiare su questa estremità vi si forma il riccio, cioè rivolture di faldelle del ferro stesso". Così il Dizionario tecnico (II, 1887): "Scalpello e scarpello. Arnese di ferro acciaiato lungo circa 20 centimetri, schiacciato ed alquanto tagliente ad un estremo, e che si adopera per lavorare pietre, marmi, legnami ed altro. Poeticamente si dice anco scalpro". Vedi anche accapezzatore.