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Lemma
tinteggiatura al silicato
o coloritura al silicato. Pellicola di rivestimento lavabile impiegata nella finitura di superfici intonacate, costituita da silicato di potassio o di sodio diluito in acqua distillata. Tali silicati, benché utilizzati su intonaci secchi, consentono alla pittura di formare un tutt'uno con l'intonachino con risultati assolutamente prossimi a quelli dell'affresco. Anche i colori impiegati sono quelli tradizionali del buon fresco, ad eccezione del bianco per il quale è generalmente utilizzato il bianco di zinco. La tecnica si presta ad essere utilizzata su esterni anche se sottoposti alle intemperie, caratterizzandosi per la capacità di formare una superficie vetrosa particolarmente compatta e resistente. Precisa il Dizionario tecnico (I, 1884): "[...] per la coloritura sulla pietra, i colori macinati sono stemperati in una soluzione di silicato di potassa a circa 25 gradi, ed applicati in due strati come nella coloritura [tinteggiatura] a olio ed a colla. Se la pietra è molto porosa, giova silicarla debolmente prima di colorirla. Questa coloritura si applica inoltre sul legname stagionato, poco esposto al sole ed alla pioggia, e non resinoso". Vedi anche pittura al silicato.
 
note: Antonio De Vecchi, Giovanni Fatta, Glossario per rivestimenti ad intonaco, Palermo, Arti Grafiche Siciliane 1992.
 
inglese
silicate painting
francese
peinture de silicate