Utensile caratterizzato da un ferro a due penne a taglio trasversale, diviso in più punte (elemento questo che differenzia l'utensile dalla martellina da muratori), fornito di un corto manico di legno da impugnare ad una mano. Trova impiego nella lavorazione della pietra. Filippo Baldinucci (1681), dopo aver descritto la martellina propria dei muratori, precisa: "... e martellina è un'altra sorta di martello, col taglio dall'una e l'altra parte, intaccato e diviso in più punte a diamante, la quale serve a' maestri di scarpello, per lavorar le pietre dure; perché macera la superficie smossa dalla subbia". In termini simili registra il lemma anche Giacinto Carena (1853) nel capitolo dedicato al mestiere dello scalpellino: "Martellina, sorta di martello, col taglio dell'una e l'altra parte, intaccato e diviso in più punte a diamante, il quale serve per lavorar le pietre dure, perché macera la superficie smossa dalla subbia, che difficilmente sarebbe difficile a intaccarsi e tagliarsi". Precisa Francesco Salmoiraghi (1891, con illustrazione): "Martellina [...] con penne a tagliente dentato con 4 fino a 32 denti, distinta in fina, mezzana e grossa, rispettivamente secondo l'acutezza del tagliente o il numero e le dimensioni dei denti". |