Figura professionale attiva nell'ambito della lavorazione della pietra, oggi per lo più identificato con lo scalpellino. In età romana e medioevale i maestri lapicidi in realtà erano responsabili non solo del taglio degli elementi costituenti la muratura, ma eseguivano iscrizioni e sculture decorative quali capitelli, modanature, cornici. Nel Medioevo è documentata una loro organizzazione in logge operaie vaganti. Non di rado, per far individuare il loro lavoro in funzione del pagamento o quale segno di orgoglio professionale, potevano lasciare il loro marchio sulle singole pietre lavorate. Dal latino lapicida, composto da lapis, pietra, e cida, da caedere, tagliare. |
note: N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 |