o amianto. Nome comune con cui sono indicati vari minerali appartenente a un gruppo dalla caratteristica struttura filamentosa, chimicamente definibili come silicati di magnesio con piccole quantità di ferro. Tra questi le forme più importanti sono il crisotilo (o amianto bianco o, propriamente, asbesto), l'amosite (o amianto marrone) e la crocidolite (o amianto azzurro). Per le sue caratteristiche (è insolubile, inodore, facilmente lavorabile, resistente al calore e alle azioni meccaniche e chimiche), l'asbesto ha trovato impiego come coibentante acustico e termico, come riempimento e come potenziante della capacità di resistenza meccanica di vari materiali (gomme, linoleum, vernici, ecc.). In particolare l'amianto bianco ha trovato per lungo tempo impiego come carica inorganica nella fabbricazione delle malte di calce e di cemento, per aumentare la resistenza meccanica del legante e impedire la formazione di crepe da ritiro. All'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, l'OMS ha definito l'amianto sostanza cancerogena per l'apparato respiratorio (la patologia è detta asbestosi), pur rimanendo dubbia la pericolosità del crisotilo: tuttavia, dal 1994, in Italia la legge vieta l'estrazione, la lavorazione, la commercializzazione e l'utilizzo di tutte le forme di amianto. Dal latino tardo asbestus, dal greco ásbestos, inestinguibile. |