Intervento di pulitura a secco finalizzato a rimuovere impurità e sporco da una superficie, tramite una leggera abrasione, con l'impiego di mollica di pane. Nel restauro la smidollatura è stata impiegata nelle operazioni di pulitura dei dipinti, in particolare dei dipinti a tempera magra. Giovanni Secco Suardo (1894) annota come la mollica di un pane cotto il giorno precedente, sfregata su un dipinto, "toglie la polvere e le sporcizie leggere" e che, "usata cautamente, può pulire anche le tempere su muro". La stessa pratica con l'uso di "mollica di pane nero raffermo" è segnalata nel manoscritto di Theodore Turquet De Mayerne (1620) come primo intervento per "ravvivare quadri a tempera". |
note: C. Giannini, R. Roani, Dizionario del restauro e della diagnostica, Firenze, Nardini 2000. |