Voce dialettale attestata nell'area napoletana a indicare il frattazzo. Così Francesco De Cesare (1855): "L'abbozzo si spiana, e si calca con moto rotatorio, con una tavoletta piana guarnita di un manubrio, e denominata dagli italiani sparviero, o nettatoio, e presso di noi frattazzo, o frattaccio, e con voce volgare de' nostri muratori, fracasso". |
note: Marco Cavallini, Claudio Chimenti, La pietra artificiale, Firenze, Alinea 1996. |