Denominazione arcaica a indicare il sale di tartaro, cioè una soluzione più o meno diluita in acqua di carbonato di potassio (vedi potassa), utilizzata diffusamente tra XVIII e XIX secolo per interventi di pulitura sia di manufatti lignei sia di dipinti. Gustav Adolf Breyman (1885) lo indica come ingrediente per un composto da utilizzare per la lucidatura degli stucchi. Vedi anche olio tartaro. |