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Lemma
cantone
o prisma di Alessandria. Pietra artificiale a forma di prisma a base triangolare, per lo più realizzata con calce idraulica, sabbia a spigoli vivi e ciottoli. Tali cantoni hanno trovato essenzialmente impiego per la costruzione degli argini dei fiumi, nella realizzazione di pavimenti per esterno e, seppure raramente, nelle costruzioni civili, per lo più in zone caratterizzate da penuria di pietre naturali. Francesco De Cesare (1855) ne documenta così l'uso: "Pietre artefatte. Tra queste van messi i prismi che si fabbricano in Alessandria nel Piemonte: si compongono di 45 parti di calce in pasta, 38 di ciottoli, 17 di sabbia di ineguale granitura; il tutto si ammassa se ne fanno dei prismi lunghi per lo più 1 m, ultimati si sotterrano, e dopo due o tre anni si adoprano all'uso. Si chiamarono questi prismi anche cantoni, dall'avvalersene forse per gli angoli degli edifici". Con la locuzione "di cantone" si indica invece il blocco ricostruito con calce magra ottenuto riutilizzando le macerie minute di un edificio, secondo una consuetudine ampiamente attestata nell'edilizia di ricostruzione del dopoguerra.
 
note: Carla Arcolao, Le ricette del restauro, Venezia 1998.
 
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