o filo a piombo, piombino. Strumento di antichissima origine, utilizzato per la verifica della verticale. E' costituito da una corda tesa e da un peso, solitamente di forma conica (negli esemplari più antichi in ferro o rame riempito di piombo). Tenendo l'estremità libera della corda il peso, per effetto del campo gravitazionale, dispone la corda stessa in una configurazione rigorosamente verticale. Lungo il filo può scorrere una placchetta quadrata (cruna) con il lato uguale al diametro del piombo: poggiata la placchetta trasversalmente sul pezzo da verificare, la verticale è assicurata dalla tangenza del bordo più largo del piombo al pezzo stesso. Così Giacinto Carena (1853): "Piombino, piombo, cilindretto di piombo, anzi più sovente di ferro, tenuto liberamente sospeso a uno spago. Il piombino serve al muratore, e ad altri artefici, per dare ai loro lavori una posizione verticale, cioè perpendicolare all'orizzonte, che appunto è quella della stabilità". E ancora: "Piombare, ridurre che che sia alla posizione verticale, mediante il piombino. Porre, essere, stare a piombo, vale porre, essere, ecc. nella direzione verticale, cioè perpendicolare all'orizzonte. Uscir di piombo, dicesi di muraglia, o d'altro che si diparta dalla sua dirittura verticale".