o fusaggine, evonimo, berretta da prete, cappello da prete. Legno ottenuto dall'omonimo arbusto delle Celastraceae (Evonymus europaeus), comunemente detto berretta da prete (per i frutti a capsula con quattro / cinque lobi) o, appunto, fusaria o fusaggine, dato il suo diffuso utilizzo per la costruzione di fusi. Diffuso nell'Europa meridionale e in varie parti dell'Asia, si caratterizza per il colore bianco giallastro, per la tessitura fine e compatta e per la buona lavorabilità. Ha trovato ampio impiego, sotto l'antica denominazione di silio, nella realizzazione degli elementi di colore chiaro nell'ambito delle varie tecniche della tarsia lignea. Si presta ugualmente ad essere lavorato al tornio per piccoli lavori (viste le modeste dimensioni degli elementi ricavabili dal tronco) quali fusi e cannucce da pipa. Vedi anche carboncino di fusaggine, nero di fusaggine. |
note: Borghini Gabriele, Massafra Maria Grazia (a cura di), Legni da ebanisteria, Roma, De Luca 2002. |