o cesellatura (raro). Tecnica di lavorazione di una lastra metallica, di antica origine e già documentata come in uso nell'Antico Egitto, finalizzata a determinare sulle superfici figurazioni o elementi decorativi tramite uno spostamento plastico del metallo. A tale scopo, generalmente, la lastra da lavorare viene posta su un supporto cedevole (mastice detto pece, piombo, cuscino di sabbia o simili) e quindi modellata a colpi di martello (vedi martello da cesello) con l'uso di appositi ferri non taglienti (vedi ferro da cesello) sulla base di un disegno prestabilito. Il rilievo viene così definito operando su quello che poi risulterà il verso, per poi essere eventualmente rifinito sul recto sempre con l'uso di appositi ferri da cesello. Data quindi la possibilità di operare su ambedue i lati (ovvero in rilievo e in cavo), fermo restando il termine cesello come identificativo di ambedue le varianti, si è affermato nel tempo il termine sbalzo (o cesello a sbalzo) a indicare la lavorazione dal verso (in ragione del fatto che questa produce generalmente significativi spostamenti di materiale producendo aggetti significativi), mentre il termine cesello è andato a identificare la lavorazione dal recto, caratterizzata da piccoli spostamenti di materiale e solitamente più definita. In questa accezione il cesello, oltre a permettere di rifinire il lavoro di sbalzo, può essere praticato anche su oggetti massicci. |