o champlevage, smalto en taille d'épargne, smalto su incisione, smalto incassato; o smaltatura champlevé, ecc. Tecnica di smaltatura su metallo (in questo caso per lo più bronzo o rame) di antica origine, già praticata nell'Antico Egitto e nell'Antica Roma, e quindi perfezionata tra il XII e il XIV secolo nelle botteghe della Mosa e di Limoges, il cui fondamentale contributo è ancora oggi attestato dalla larga diffusione internazionale della terminologia francese ad indicare la tecnica (champlevé, letteralmente campo levato). Questa si caratterizza per la stesura degli smalti su fondi incisi a bulino, fino a determinare alveoli delimitati da sottili bordi che, al termine del lavoro d'incisione, risulteranno a rilievo e, al termine della smaltatura, definiranno un disegno metallico a livello dello smalto stesso. Il materiale debordato oltre l'alveolo verrà poi asportato con pietre dure e acqua e con abrasivi sempre più fini. Questa fase di rifinitura porterà all'opacizzazione degli smalti, e quindi a una nuova cottura tesa a ristabilire la lucentezza delle superfici. L'incisione dei fondi, oltre a garantire l'aderenza dello smalto, può essere sfruttata per ottenere particolari riflessioni nel caso di una smaltatura traslucida. Si segnala inoltre come gli alveoli possano essere ottenuti con la tecnica dell'acquaforte, metodo che comunque indica una produzione oramai tarda. |