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Lemma
smalto dipinto
o smaltatura dipinta. Smaltatura su lastra metallica (per lo più rame, più raramente argento o oro), spesso leggermente convessa (per resistere alle deformazioni causabili dalle ripetute cotture), messa a punto nel XV secolo e caratterizzata da interventi pittorici condotti su una preparazione a smalto con l'utilizzo di ulteriori smalti traslucidi e opachi stesi a pennello e con colori variati, ottenuti (come per tutte le altre smaltature) con l'aggiunta alla fritta di ossidi di cobalto per i blu, ossidi di manganese e cobalto per i violetti, ossidi di stagno per i bianchi, ossidi di ferro per i gialli e ossidi di rame per i rossi e i turchini. La difficoltà della tecnica risiede nel fatto che questi ossidi metallici reagiscono in modo differente al fuoco e quindi devono essere applicati a partire da quelli a grado più alto per terminare con quelli a grado più basso, in modo da evitare che si mescolino assieme, essendo l'opera sottoposta a cottura a ogni strato. Nel corso del XVI secolo la tecnica venne ulteriormente perfezionata con varianti anche significative e, grazie all'accorgimento della controsmaltatura (vedi), potè essere applicata anche a lastre particolarmente sottili.
 
note:
 
inglese
painted enamel
francese
émail peint