o carta pecora, carta pecorina, pergamena. Carta ottenuta in antichità dalla pelle di vari animali, generalmente vitelli, capre, pecore e agnelli. La procedura di realizzazione prevedeva l’immersione della pelle nella calce, quindi l'essiccazione della stessa in trazione su di un telaio. Al termine la pelle veniva assottigliata in funzione dell'uso raschiandola con dei coltelli. Seppure legata a una lunga e complessa lavorazione, la cartapecora venne utilizzata per lungo tempo anche dopo la scoperta della carta bambagina, reputata poco adatta per disegni e per opere di particolare impegno e importanza. Così Filippo Baldinucci (1681): "Cartapecora, o Carta pecorina. La pelle dell'agnello e di pecora, conciata e ridotta sottilissima, bianca e trasparente, sopra la quale si scrive, si disegna, si minia, e si dipinge". |