o smalto cloisonné, smalto tramezzato, smalto alveolato, smalto a cellette; o smaltatura cloisonné, ecc. Tecnica di smaltatura di origine orientale, già documentata nell'antichità e ben attestata nella produzione orafa bizantina e medioevale. Si caratterizza per la presenza di un disegno definito da un filetto metallico (cloison) riportato e saldato (o incassato) sulla superficie da smaltare, in modo che questo determini una serie di alveoli atti a contenere la pasta vitrea e quindi a profilare le varie zone di colore. Il filetto può essere ugualmente fissato direttamente su di uno strato preparatorio di smalto incolore, poi cotto leggermente. Rispetto alla smaltatura champlevé, in cui per creare gli alveoli si toglie materia alla lastra, qui si opera quindi aggiungendo materia alla lastra. Inoltre la tecnica si distingue per la necessaria semplificazione del disegno (decisamente più libero nello champlevé), condizionato dalle difficoltà di applicazione del filetto metallico che comunque arricchisce il lavoro di un forte linearismo e di colori più decisi e profondi, dovuti al maggiore spessore degli alveoli. |