Ciascuna delle minute particelle di metallo prezioso che si staccano da un manufatto d'oro o d'argento durante la sua lavorazione. Il termine è tra l'altro registrato nel Vocabolario di Filippo Carena (1853), all'articolo riferito all'arte orafa: "Calia, dicono quegli scampoli, cioè minutissime particelle dell'oro, che si spiccano da esso nel lavorarlo, detta così quasi sia il calo che fa l'oro". Da un incrocio del latino medioevale cadiva (stagni), residuo (di stagno), e calare. |