Tecnica di lavorazione del metallo a fini decorativi, contraddistinta dall'inserimento in vuoti opportunamente ricavati su una superficie metallica (di ferro, ottone, rame, ecc.) di lamine di altri metalli più preziosi (di solito oro o argento) battuti a freddo, con effetti di vivace policromia. Già nota nell'antico Egitto e nell'arte cretese - micenea, ebbe la sua massima diffusione nell'arte musulmana e bizantina, con principali centri di diffusione a Bisanzio e Damasco, da cui il termine damaschinatura a indicare ugualmente la tecnica in una delle sue varianti. In Occidente ha conosciuto il suo momento di maggiore fortuna in epoca rinascimentale. Ha il suo corrispettivo nel settore delle lavorazioni del legno nell'intarsio a buio. Vedi anche tausia. Dall'arabo agami. |