a buio, o a notte. Locuzione corrente a indicare una lavorazione - e la stessa superficie lavorata (di pietra, legno o altra materia) - contraddistinta dall'inserimento di elementi, eventualmente sagomati, in letti predisposti su di un supporto, senza che quest'ultimo venga traforato, cioè senza che si determini un vuoto (foro) passante. In questo modo l'elemento inserito sarà percepibile unicamente per il lato corrispondente alla sua superficie esterna. La locuzione, ad esempio, ricorre in falegnameria ed ebanistera a indicare una particolare tecnica di intarsio (vedi intarsio a buio) e in una particolare lavorazione dello smalto (vedi smalto a notte). L'espressione si contrappone alla locuzione a giorno, vedi. |