L'operazione di pulire i metalli preziosi, in particolare gli argenti. Secondo il Vocabolario di Filippo Baldinucci (1681), bianchimento è "termine proprio degli argentieri", ed è propriamente "il composto delle materie che servono per bianchire, che sono, acqua pura, gromma di botte [vedi grumata], e sale bollito inseme". Benvenuto Cellini (1568) prescrive per l'operazione una soluzione bollita di acqua, grumata e sale, nella quale l'oggetto deve essere immerso freddo per poi essere immediatamente lavato. Precisa lo stesso Cellini in relazione alla lavorazione di una statua d'argento: "Et avendola messa nella nostra caldara, in quella si rivoltava e si strofinava con certi gran pennelli fatti di setole di porco [...]. Da poi che la vedemmo fatta bianca [...] la cavammo da detta caldara, e mettemmola nell'acqua fresca in un'altra simile caldara, et in quella si lavò benissimo dei bianchimenti".