Espressione arcaica e disusata a indicare genericamente un artefice abile nella lavorazione del legno (carpentiere, intagliatore e simile). Utilizzata in età rinascimentale insieme alle corrispondenti forme latine - magister a lignamine, magister lignaminis, faber lignaminis, ecc. - l'espressione documenta proprio nella sua estrema genericità un'età che ancora non vede l'affermarsi di figure specializzate in questo campo. |