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brengola
Vedi larice. Legno ottenuto dall'omonima pianta delle Pinaceae, tipica delle zone montane europee e asiatiche, presente in Italia (specie Larix decidua) sulle Alpi e sugli Appennini. Resinoso, compatto, leggero, poco deformabile, difficilmente attaccabile dagli insetti xilofagi, si caratterizza per la notevole resistenza e per la bellezza del durame. Dalla resina che secerne viene ottenuta la trementina di Venezia (vedi). Viene tradizionalmente impiegato in edilizia, carpenteria e falegnameria, come pure nella costruzione di mobili sia correnti sia di pregio. E' stato inoltre utilizzato come supporto dei dipinti nell'Europa centrale: sporadicamente il suo impiego è ugualmente documentato anche nella regione italiana. Ha trovato ampio impiego nella scultura lignea policroma. Filippo Baldinucci (1681), dopo aver distinto tra larice e larice femmina, sottolinea in particolare le caratteristiche di quest'ultimo: "Larice femmina. Un albero, il cui legname è di color simile al miele, serve per adornamento degli edifizi; e dicono esser'egli in un certo modo immortale, e che adoperandolo in tavole per dipingervi sopra, non mai si fende". Tra le molte denominazioni con cui è noto, quella di larice è indicata come ufficiale in base alla norma UNI 3919 del 1983. Dal celtico lar, grasso, per l'abbondanza di resina che secerne.
 
note: Borghini Gabriele, Massafra Maria Grazia (a cura di), Legni da ebanisteria, Roma, De Luca 2002.
 
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