Denominazione popolare e disusata per olmo, vedi. Legno ottenuto dall'omonimo albero appartenente alla famiglia delle Ulmaceae (Ulmus campestris), molto diffuso in Europa centro meridionale, in Asia Minore, in Africa e in America settentrionale. Il decotto ottenuto dalla sue cortecce (vedi bucce d'olmo) è stato utilizzato anticamente come additivo con funzione legante, plastificante e accelerante nel confezionamento delle malte. E' particolarmente pesante, duro e compatto, soggetto a deformarsi ma quasi inattaccabile dagli insetti xilogafi. Di colore chiaro, presenta un'ottima lavorabilità: si può curvare e sfogliare, con opportune finiture può essere facilmente scambiato per noce o mogano. Fin dall'antichità è stato ricercato per lavori di tornitura e in ebanisteria (vedi anche lupa) e, in generale, per la costruzione di mobili. Ha conosciuto un momento di particolare fortuna nei primi decenni del XIX secolo, nell'ambito del gusto per i bois clairs. Nel periodo storico della pittura su tavola è stato saltuariamente utilizzato anche come supporto per dipinti.