o cera di candelilla. Cera dura di origine vegetale (con caratteristiche simili a quelle della cera carnauba) estratta trattando con acqua calda le foglie di una pianta erbacea della famiglia delle Euphorbiaceae (Pedilanthus pavonis o Euphorbia antisiphillitica). Attualmente è prodotta principalmente in Messico e, in misura minore, negli stati del Texas e dell'Arizona. Di colorazione dal giallo al bruno scuro è caratterizzata da particolare resistenza e durezza, avendo un punto di fusione variabile dai 60 agli 80 °C. E' solubile negli oli, in essenza di trementina alla temperatura di ebollizione, scarsamente solubile in alcol etilico. In generale è impiegata nella fabbricazione di lucidi da scarpe, di candele e come ingrediente di prodotti isolanti e impermeabilizzanti. Nelle tecniche artistiche e nel restauro trova essenzialmente impiego per indurire altre cere. E' particolarmente apprezzata per la pellicola brillante e liscia che produce. |
note: Borghini Gabriele, Massafra Maria Grazia (a cura di), Legni da ebanisteria, Roma, De Luca 2002. |