Nell'ambito dell'arte della stampa in cavo indica una tecnica (e la stessa stampa che si ottiene) derivata dall'acquaforte. Il metodo tradizionale (ma non esclusivo) prevede di coprire preventivamente la lastra di rame utilizzando grani di bitume o di resina (spesso polvere di colofonia), che vengono fissati alla lastra mediante riscaldamento e che, nelle successive fasi della morsura, impediscono all'acido di agire se non negli interstizi tra un granello e l'altro. Su questa superficie così preparata viene eseguita l'incisione. Nelle fasi della morsura il fondo granito viene ripetutamente trattato con pennellate di vernice, al pari di quanto accade nell'acquaforte. Ad operazione terminata, dopo la rimozione del fondo, l'inchiostratura e la stampa, si ottiene un'immagine fortemente caratterizzata da aree di 'colore' con tonalità estremamente varie, comprese tra il bianco e il nero. La definizione della tecnica, spesso utilizzata come ausiliaria dell'acquaforte, è solitamente riferita a Jean-Baptiste Le Prince (1734-1784).