o colla a freddo, colla di formaggio. Colla a base di caseina, sostanza proteica di origine animale ricavata dal latte scremato, con ottime proprietà adesive e largamente impiegata fino dall'antichità in falegnameria, nella preparazione dei supporti, delle imprimiture e dei colori a tempera. La fortuna del suo impiego è legata alla sua insolubilità nell'acqua che la rende poco sensibile all'azione dell'umidità a film asciutto, compensando in parte il difetto di una minore elasticità rispetto alla colla forte. Rispetto a questa, inoltre, sia la solubilizzazione sia la presa avvengono a freddo. Attualmente è caduta in disuso, probabilmente a causa della laboriosità della sua preparazione e dei lunghi tempi di essiccazione. Indicazioni per la sua fabbricazione si trovano in svariati ricettari medioevali e nei testi di Theophilus (sec. XII) e di Cennino Cennini (fine sec. XIV), che parla di "colla di calcina e di formaggio", facendo riferimento al caseinato di calcio, sicuramente uno dei più conosciuti e usati collanti dell'antichità. |
note: C. Ordoñez, L. Ordoñez, M. Rotaeche, Il mobile, conservazione e restauro, Firenze 1996. |