o colla di caravella, di carnicci, di spicchi, quadronna. Colla animale ottenuta per ebollizione di pelli e cartilagini di bue, di coniglio, di capra e di altri animali. Così Cennino Cennini (fine XIV sec.): "Ell'è una colla che si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di musetti di caravella, peducci, nervi e molte mozzature di pelli. Questa tal colla si fa di marzo o di gennaio, quando sono quelli grandi freddi o venti; e fassi bollire tanto con acqua chiara, che torna men che per mezzo. Poi la metti ben colata in certi vasi piani, come conche da gialatina o bacini. Lasciala stare una notte. Poi la mattina con coltello la taglia a fette come di pane; mettila in su stuore a seccare a' venti, sanza sole; e viene perfetta colla. La qual colla è adoperata da' dipintori, da' sellari, da moltissimi maestri, siccome per lo innanzi ti mostrerò. Ed è buo' cola da legname e da molte cose: della quale tratteremo compiutamente, a dimostrare in ciò che adoperar si può, e in che modo in gessi, far gessi rilevati; e a molte cose è buona". Vedi colla forte. |