Nel restauro, in senso stretto, una sostanza capace di ristabilire un grado sufficiente di coesione in materiali che hanno subito una compromissione della microstruttura. Per esplicare tale funzione è solitamente previsto l’impiego della sostanza allo stato fluido (essenzialmente liquido) per impregnazione della struttura (tramite le porosità, le microcrettature, i microdistacchi), in modo che nel processo di presa, per reazione o evaporazione del solvente, si ricostruisca "una tessitura coesiva quanto più omogenea e commisurata allo specifico contesto materico" (M. Matteini, A. Moles 1989). Per quanto evidenti proprietà consolidanti siano proprie di una vasto gruppo di adesivi (ad esempio le colle animali, vedi adesivo), si identifica l’azione adesiva in relazione a una superficie, il consolidamento al complesso di superfici della porosità. Inoltre, rispetto ad un’operazione di adesione che può e deve essere reversibile, quella di consolidamento sarà generalmente irreversibile. Tra i consolidanti normalmente utilizzati sono le colle animali, gli idrossidi dei metalli alcalino terrosi quali calcio e bario, vari polimeri artificiali e, essenzialmente, alcuni polimeri acrilici o metaclilici (Paraloid, Crilat, Primal, marchi registrati). |