Vedi orminiaco. Testimonia Giorgio Vasari nell'introduzione alle Vite (1568): "Il medesimo [mordente] si può fare ancora con l'armoniaco, quando s'ha fretta; attesoché, mentre si dà, è buono: e questo serve più a fare selle, arabeschi ed altri ornamenti, che ad altro". Così, invece, il Dizionario tecnico (I, 1884): "Dorare a orminiaco. Mettere a oro cosa che non si debba brunire, servendosi per attaccarlo di una mistura alquanto liquida e viscosa fatta di bolarmeno e zucchero, detta appunto orminiaco. Generalmente questo processo si usa per la doratura dei soffitti". |